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I tempi che viviamo sono quelli che sono…presi
dalla velocità della vita moderna che fa muovere la nostra esistenza tanto
rapidamente da non accorgerci che poco alla volta ci si allontana sempre più
dalle cose vere e sincere delle nostre origini. Per fortuna qualcuno più
estroso, o forse un poco saggio, si ribella alla consuetudine e riesce a
dare un po’ di pace al proprio affanno facendo tornare alla mente le cose
del passato. Sono le memorie di una cultura e di una civiltà che abbiamo il
dovere di non dimenticare per farle sopravvivere nel ricordo dei nostri
vecchi e come testimonianza per i più giovani. In questo contesto, così
simile agli scopi della nostra Confraternita, sembra quasi naturale
promuovere una serata come questa, una serata in cui il dialetto la fa da
padrona nelle sue diverse espressioni, dalle canzoni degli Amis, alle
quintulle di Nando Musso, alle poesie di Giampiero Nani. L’idioma Monferrino
si distingue per proprietà a sé dall’idioma piemontese proprio perché nel
medioevo si è caratterizzato in una regione con una precisa identificazione
politica. Vocaboli monferrini sono usati persino da Dante nella Divina
Commedia come STROP, per quantità, moltitudine, vocabolo decisamente
più immediato e coinciso. Se la lingua nazionale è infatti colta e tende ad
una astrazione concettuale, il dialetto tiene più legata la parola ai suoni
immediati e proverbiali, parole che echeggiano più direttamente i suoni
della quotidianità di una bottiglia di dolcetto e una fetta di salame.
Gli
Amis: Emilio, Beppe e Biagio, che dagli anni settanta difendono il
patrimonio del dialetto attraverso le canzoni di celebri brani musicali di
autori acquesi e di poeti locali come Arturo Vercellino, uno dei
rifondatori della confraternita di San Giovanni Battista di Cassinelle,
nonché la sua anima ispiratrice.
Nando Musso, autore di alcuni libri di storia
locale, tra cui uno sulla confraternita dei Batì di Grognardo - della quale
peraltro è anche il priore - ha il grande pregio di aver raccolto una serie
di aneddoti e di quintulle delle nostre terre e di tirale fuori ogni tanto
come una buona bottiglia d’annata.
Giampiero Nani: presidente della Comunità
Montana Suol d'Aleramo ma soprattutto splendido poeta dialettale monferrino
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